Dimenticate Las Vegas: Macao è il nuovo paradiso del gambling
Dimenticate Las Vegas: Macao è il nuovo paradiso del gambling ed attira gli appassionati di casinò da tutte le parti del mondo. Il solo mese di aprile 2011 ha infatti registrato ben + 44,5% di incassi rispetto al 2010. Del resto le previsioni fatte dagli analisti del settore per il 2011 parlano chiaro: l’industria del gioco nell’enclave cinese di Macao supererà di 5 volte il movimento d’affari generato da Las Vegas, la storica capitale del gioco mondiale.
Dunque, lo scenario del gambling è cambiato e la nuova Mecca dei player si conferma essere Macao, con i suoi 33 casinò capaci di generare “action” milionarie ai tavoli verdi, tanto da fare invidia alla mitica Bobby’s Room del Bellagio di Las Vegas di qualche anno fa. Ne sanno qualcosa giocatori di poker professionisti come Tom “durrrr” Dwan o Phil Ivey che da parecchi mesi fanno la spola tra Stati Uniti e Macao per approfittare del cash game high stakes del lussuoso Starwood Casino.
Infatti, i giocatori di poker di alto profilo sono perlopiù attratti dall’incredibile movimento cash che si genera ai tavoli di Macao, dovuto principalmente ai nuovi ricchi cinesi disposti a giocarsi – e perdere – milioni di dollari a notte senza batter ciglio. Un sogno ormai a Las Vegas, dove le sale da poker high stakes – pur essendo frequentate, soprattutto dopo la chiusura delle maggiori poker room su internet – non raggiungono i piatti con le cifre da brivido, sogno dei professionisti del poker high limit.
Il miglioramento della situazione economica in Cina ha dato un contributo fondamentale al boom di Macao. Sono sempre più numerosi i cinesi ricchi che possono permettersi un viaggio nella nuova terra del vizio e del gioco d'azzardo.
Uno dei grandi oligopolisti di Macao è Stanley Ho, proprietario di 8 case da gioco. Ultimamente la concorrenza a Macao si fa sentire anche per l'ingresso di nuovi players americani che stanno poco alla volta abbandonando Las Vegas per inserirsi nel mercato asiatico. È il caso dei gruppi Las Vegas Sands e Wynn Resort.
La fortuna di Macao, unico luogo in Cina dove il gioco d'azzardo ( e la prostituzione) sono legali, è che i cinesi sono grandi scommettitori. Ogni giorno sono migliaia le persone che partono dalla vicina Cina o da Hong Kong con l'aliscafo per raggiungere i casinò di questa ex colonia portoghese.
I dati sono sbalorditivi, nel solo mese di aprile i casinò di Macao hanno totalizzato entrate per circa 2.56 milioni di dollari, quarto record di incassi in appena 5 mesi e le cifre sono destinate a salire ancora parecchio.
A questo punto, viene spontaneo pensare che lo scettro di regina dei casinò e dei giochi non sarà più la leggendaria Las Vegas, come sempre ha voluto la tradizione.
Il futuro si sposta in Asia e, a meno che i casinò del Nevada non abbiano in serbo qualche attrazione per far rilanciare il proprio business, ma sarà dura riuscire a spodestare Macao. Probabilmente, Ocean e la sua banda avrebbero preso di mira Macao e no il Bellagio o altri casinò americani, se avessero saputo la svolta inattesa degli eventi.
Il governo cinese non sembra però essere coinvolto da quest’ondata di entusiasmo, il che spiega l’ultimo progetto varato in materia turistica: lanciare Macao sempre più come destinazione turistica adatta a tutti, famiglie comprese, e sempre meno legata al gioco e al turismo dacasino. Ma, viste le cifre generate dal gambling, con particolar riguardo verso i tavoli di poker high limit, vero richiamo per gli “squali” della poker community, il progetto di una Macao isola felice per famiglie sembra essere davvero molto lontano per il momento.