Una vita da...Croupier

Il croupier, una figura leggendaria

Quella del croupier è una delle professioni più mitizzate del mondo. Diverse sono le ragioni per cui la figura del croupier è avvolta da un aura di leggenda. Nell’immaginario collettivo il croupier è assimilabile ad un sacerdote: l’aspetto ieratico e il portamento elegante ce lo ricordano.
Il croupier ci appare come una figura sacrale, un mediatore tra la divina fortuna e i giocatori, che si affannano alla ricerca della chimerica giocata vincente.
Il croupier ha nelle proprie mani il destino di molte persone, mani leste che con perizia sembrano distribuire fortune e sfortune ai mortali.

Il croupier polarizza le attenzione di tutti gli astanti che sembrano accalcarsi e lottare per guadagnarsi i favori del sacerdote. Vede i soldi spostarsi qui e là, gli uomini rovinarsi la vita, ed altri farsene una nuova. Non può perdere, ma nemmeno vincere. Si accontenta del potere di “decidere” della vita dei mortali.

L’etimologia della parola croupier rivela che il croupier è colui che monta in groppa al cavallo, la croupe appunto. Il termine ha poi assunto un’accezione metaforica, essendo usato per riferirsi a chi conduce il gioco, a chi è preposto a condurre il banco di un casinò.
Ma al di là di tutti i miti, le leggende e gli aneddoti, com’è in realtà lavorare da croupier? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi del mestiere? Cosa vuol dire fare il croupier nella vita di tutti i giorni?

La vera vita del croupier

Ma la vita del croupier non è tutta rose e fiori. Qualora l’idea di lavorare come croupier in un prestigioso casinò stuzzicasse la vostra fantasia, sappiate innanzitutto che per fare questo mestiere bisogna possedere una serie di requisiti di cui non tutte le persone sono dotate.

Di fatto, i compiti del croupier vanno ben oltre dal gestire il gioco della roulette e pronunciare le famose espressioni come: “Les jeux son faits, rien va plus”, “Faites vos jeux”, oppure “Le numéro gagnant est…”.
Innanzitutto, occorre chiarire che ci sono diversi tipi di addetti ai giochi nei casinò. Dai classici croupier alla roulette, ai mazzieri del black jack o del poker alla texana, ai sorveglianti di sala, fino ai cosiddetti tecnici delle slot machine, che rivestono un ruolo di minore importanza e intervengono in caso di vincita o problemi.
Al giorno d’oggi, per lavorare nei casinò come croupier, costituisce titolo preferenziale il possesso di un diploma di scuola superiore, meglio se connesso alle materie scientifiche come il diploma di ragioneria o la maturità scientifica. La conoscenza di una o più lingua straniera rappresenta un altro vantaggio, così come una certa dimestichezza con la matematica, sveltezza nel ragionare e una certa scaltrezza.

Bisogna anche possedere un certo savoir faire nella gestione dei rapporti diretti con i clienti, che, al giorno d’oggi, possono essere molto maleducati, arroganti, se non addirittura disonesti in qualche occasione. Autocontrollo e lucidità mentale sono delle doti preziosissime. Spesso infatti gli aspiranti croupier sono sottoposti a dei test psicologici ed attitudinali.

La conoscenza e la passione per i classici giochi da casinò come il blackjack, la roulette, il poker e così via, possono rivelarsi molto utili. È altrettanto importante non avere dei procedimenti penali in corso così come non esser mai stati destituiti da precedenti posizioni per motivi disciplinari.
Infine, per quanto riguarda l’immagine, il croupier deve essere di bella presenza o, per lo meno, deve avere un aspetto curato, ordinato ed elegante.

Gli svantaggi del mestiere

È facile intuire dalla descrizione del profilo del croupier che questo lavoro presenta non pochi svantaggi.
Innanzitutto, l’elevato stress mentale a cui si è sottoposti. La prima ragione dello stress è dovuta al fatto che il lavoro si svolge a turni. Come se non bastasse, si tratta esclusivamente di turni notturni. Il croupier, infatti, appartiene alla colorita fauna dei lavoratori notturni alla quale fanno parte le prostitute, i panettieri, i buttafuori, i giornalisti e, perché no, gli insonni.

Lo stress è causato anche dallo stretto contatto con una clientela, l’ambiente caotico, la responsabilità della gestione dei soldi altrui. Lontani sono i tempi in cui il bon ton era la norma. Al giorno d’oggi, c’è meno classe e più fretta in tutto e ciò si riflette nella clientela, spesso in preda al nervosismo, alla supponenza e, non di rado, in preda alla voglia di vincere a qualunque costo, anche barando. Il croupier deve infatti anche sincerarsi che il gioco si svolga in modo corretto.

Tenete quindi ben presente che quello del croupier è un mestiere usurante e in quanto tale comporta un logorio fisico e mentale.

I vantaggi del mestiere

I precedenti svantaggi comunque sono compensati, almeno in parte, da una serie di indubbi vantaggi. Affinché il croupier possa metabolizzare l’elevato stress della professione, normalmente gli vengono concessi tre giorni liberi dal lavoro alla settimana, una pausa di circa quindici minuti ogni ora e circa dieci settimane di ferie retribuite.

Altro vantaggio da non trascurare riguarda lo stipendio che può variare da casinò a casinò, così come da paese a paese, ma che mediamente è piuttosto elevato (da un minimo di 2500 euro ad un massimo di 7000 euro). Inoltre, bisogna ricordare che spesso al croupier arrivano delle laute mance, che comunque raramente vengono intascate completamente dal personale del casinò. Ormai da parecchio tempo le mance sono regolarmente tassate. Al netto delle tasse, metà va alla casa da gioco, mentre l’altra metà è suddivisa tra il personale dei tavoli verdi a seconda degli anni di servizio.

Altro vantaggio (o svantaggio, a seconda) da non trascurare è dato dalla possibilità di viaggiare. Spesso al croupier è richiesto di trasferirsi all’estero, altre volte la professione viene svolta sulle navi da crociera.
Se state contemplando la possibilità di iniziare una nuova carriera in un prestigioso casinò, vale la pena considerare tutti i pro ed i contro della vita del croupier. In ogni caso, una forte passione per tutti i giochi di casinò vi sarà indispensabile.